Attività paterna

Giuseppe Botta

giuseppe_botta.jpg“La Stampa” dell’11 dicembre 2008 – leggi l’articolo

Nato a Torino il 5 aprile 1925 – dec. Il 9 dicembre 2008.

E’ stato parlamentare per la Democrazia Cristiana per sette legislature consecutive dal 1968 al 1994.

Potete consultare il resoconto delle sue attività parlamentari seguendo i link:

Nel 1981 viene nominato Presidente della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera e lo sarà per undici anni.

Nel 1965 viene eletto Consigliere della Provincia di Torino e nominato Assessore alla Viabilità.

E’stato Consigliere Comunale di Beinasco, Leinì e Bardonecchia.

Ha iniziato la sua attività politica con l’Onorevole Giovanni Bovetti alla fine degli anni cinquanta.
Nel ruolo di Assessore alla Provincia ha promosso moltissimi interventi: strade, ponti e grandi progetti di infrastrutture che saranno realizzati nel corso degli anni successivi: la Tangenziale di Torino, la bretella autostradale Ivrea-Santhià, il Traforo Internazionale del Frejus, l’autostrada Torino-Bardonecchia, l’autostrada Torino-Pinerolo e la superstrada per l’aereoporto di Caselle.
Nella sua attività parlamentare tra le leggi che portano il suo nome si ricordano in particolare:la legge 16 del 1985 per il finanziamento e la realizzazione delle Caserme dei Carabinieri (1.500 miliardi di lire).

La legge 183 del 1989 per il riassetto organizzativo e funzionale per la difesa del suolo.

La 183 ha stabilito che il bacino idrografico sia l’ambito fisico di pianificazione, al fine di superare le frammentazioni e le separazioni dovute dall’adozione di aree di riferimento aventi confini amministrativi. La legge ha suddiviso l’intero territorio nazionale in bacini idrografici, classificati di rilievo nazionale (organizzati in n.6 Autorità di Bacino: 1 – Po; 2 – Tevere; 3 – Arno; 4 – Adige; 5 – Volturno, Liri – Garigliano; 6 – Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta, Bacchiglione), di rilievo interregionale (in numero di 18: undici per il versante adriatico, due per il versante ionico e cinque per il versante tirrenico dell’Italia) e regionali.

La legge 192 del 1992 più nota come la legge “Botta-Ferrarini” che ha dato una nuova ed organica disciplina per l’edilizia residenziale pubblica.
La legge ha semplificato le procedure di finanziamento per la realizzazione di abitazioni di edilizia agevolata e sovvenzionata; ha dato grande impulso per gli interventi di recupero e riqualificazione delle città; per la prima volta viene definito a livello nazionale lo strumento urbanistico dei “programmi integrati di intervento” e sono disciplinate le trasformazioni delle cooperative indivise; viene previsto inoltre il finanziamento per le cooperative costituite fra gli appartenenti alle Forze Armate e alle Forze dell’Ordine.