I FALLIMENTI NELLE REALIZZAZIONI DELLA BRESSO

lunedì 1 Marzo 2010

Per quanto attiene alle realizzazioni concrete sul territorio, il
bilancio della Giunta Bresso è un fallimento totale.La Giunta ha vinto le elezione 2005 ed è quindi nata sull’accordo
tacito con i NO-TAV: i risultati si vedono.
Mai la sinistra riuscirà a slegarsi dalla sua componente estrema,
soprattutto sotto elezioni: sinistra e modernità sono incompatibili,
lo insegna la storia (il crollo del comunismo è avvenuto per la sua
incapacità di seguire l’evoluzione del mondo libero) e lo conferma
anche la vicenda TAV.
Quando si arriverà ad una qualche forma di “confronto” sul territorio
(come è inevitabile e come vogliono le sinistre estreme, con
l’appoggio corale della stampa), la Bresso non potrà che stare dalla
parte dei contestatori, sotto pena di perdere ogni residua speranza
elettorale.

Per una sciocca polemica con la Giunta Ghigo, la Bresso ha affondato
anche la Città della Salute in Torino, forse l’unica idea veramente
innovativa vista in Piemonte: patetico il tentativo di riprendere
l’idea in extremis, dopo aver lasciato morire 520 milioni di € di
finanziamenti pubblici (inutilizzati; notizia “La Stampa” del
30.09.2008) e dopo la vergogna di usare per il “Grattacielo della
Zarina” il terreno comprato da Ghigo per la Città della Salute,
l’unico terreno adiacente alle Molinette, altamente accessibile e
veramente adatto allo scopo.
Da sottolineare che – proprio sulla “Città della Salute” – la Bresso
aveva montato un caso politico -giudiziario contro la Giunta Ghigo,
accusata di essersi fatta “truffare” dall’immobiliarista Zunino
nell’acquisto della ex-Avio, da destinare appunto a sede (ottimale!)
della Città della Salute: questo “caso” è miseramente crollato.
Infatti il Tribunale di Torino, in appello (il 29 gennaio scorso) ha
assolto Luigi Zunino, in quanto “il fatto non sussiste: la Bresso è
così clamorosamente smentita!
La vergogna è riassumibile in una frase: “Il grattacielo della Zarina,
al posto dell’ospedale dei Piemontesi”!
Gli ultimi sviluppi confermano la scelta di parte fatta dalla Regione,
nell’avviare il faraonico progetto del “Grattacielo Fucksas” (lo
stesso autore del fallimentare padiglione a Porta Palazzo!!): grazie
alla scelta della formula del “leasing in costruendo”, gli unici
partecipanti alla gara sono due cordate di “cooperative rosse.
La Giunta ha brillato solo nei salvataggi “eccellenti”, strettamente
legati alla lobby che ha promosso – a Torino ed in Piemonte – il
centro-sinistra: prima l’acquisto di immobili dalla FIAT (LR 15/2005;
35 milioni di €), poi il salvataggio Pininfarina/Rossignolo – De
Tomaso, con l’acquisto per 15 milioni di € degli immobili in
Grugliasco.
Si tratta di “aiuti sicuri” per chi le riceve, ma cosa ne fa’ la
Regione degli immobili acquisiti?
L’esperienza di TNE (la società creata per gestire gli “acquisti
FIAT”) è fallimentare: dopo quattro anni, sono inutilizzati!

Un altro fronte disastroso: la gestione della FINPIEMONTE: prima la
scissione in due della Società (un atto costoso ed inutile, creatore
di nuove poltrone e nuovi costi; tra l’altro basato su una infelice
“norma Bersani”…), che aveva maturato dal 1975 positive esperienze
nella collaborazione tra pubblico e privato; poi l’abbandono del
filone di interventi concreti sul territorio (aree attrezzate, rinnovi
urbani ….) a favore di confuse iniziative “per l’innovazione” (come la
ridicola società “Enzima P”, poi sciolta …); i pasticci della vicenda
SITO/Interporto di Orbassano.
Infine un confuso tentativo di recuperare le esperienze immobiliari
con iniziative come TNE/Mirafiori (nessun edificio del complesso
acquisito a Mirafiori è stato venduto!) ed ex-Pinifarina, dalle sorti
quanto meno dubbie.

Questo articolo è stato pubblicato lunedì, 1 Marzo 2010 alle 10:43 e classificato in Blog & News. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi inviare un commento, o fare un trackback dal tuo sito.
 
Lascia un commento